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Il cacao: potenziale prevenzione e cura di patologie croniche

a cura di Davide Magni Osteopata e Massoterapista


Introduzione


Lo stress ossidativo è uno dei principali fattori per l'insorgenza di patologie croniche come tumori, malattie croniche cardio-vascolari e neurodegenerative, diabete ed invecchiamento.

L'indice d'incidenza di queste patologie risulta essere inversamente proporzionale con il consumo di flavanoli riccamente contenuti nel cacao. Tuttavia è da considerare come la percentuale di flavanoli varia dal seme del cacao ai suo derivati (cioccolato) infatti il processo di alcalinizzazione che porta alla formazione del cioccolato fa perdere circa il 60% dei flavanoli in esso contenuto. Inoltre per creare la tavoletta di cioccolato vengono aggiunti anche altri ingrediente come zucchero e grassi spesso dannosi per l'organismo.

Questo è testimoniato da uno studio in cui pazienti sani si sono sottoposti alla somministrazione per 14 gg di cioccolato fondente per un gruppo e cioccolato bianco per l'altro. Si è notato che nel gruppo, avente la somministrazione di cioccolato fondente, la presenza di danni ossidativi al DNA era diminuito già dopo 2h dalla somministrazione rispetto al gruppo avente somministrazione di cioccolato bianco in cui non si erano notati miglioramenti.

I flavanoli del cacao svolgono un ruolo protettivo contro questi agenti ossidativi stimolando la produzione di ossido nitrico (NO), sopprimendo l'insorgenza di agenti cancerogeni ed esaltando il percorso insulinico.

L'azione antiossidante dei flavanoli sembra essere imputabile alle sue caratteristiche chimiche. La struttura chimica dei flavonoli è responsabile delle loro proprietà di rimozione dei radicali liberi (donando uno ione idrogeno) e delle loro proprietà antiossidante - chelante nei confronti dei metalli pesanti.

Questa azione avviene in 3 modi:

  • modulando gli enzimi responsabile del danno dei radili liberi (catalase (CAT), nitric oxidase synthase (NOS), glutathione peroxidase (GPx), glutathione reductase (GR), superoxide dismutase (SOD))

  • regolando la fase I del metabolismo degli enzimi dei farmaci (cytochrome P450) e la fase II ad opera degli enzimi di coniugazione (glucuronidation, sulfation, acetylation, methylation and conjugation)

  • regolando i fattori di trascrizione redox-sensibili (nuclear factor erythroid 2 related factor 2 (Nrf2), nuclear factor-kappaB (NF-ĸB))

L'azione dei flavanoli e la loro efficacia deve essere supportata da una vita e alimentazione sana e attività fisica regolare in quanto i flavanoli del cacao hanno una poca biodisponibilità quindi la concentrazione plasmatica risulta essere bassa.


Stress ossidativo


I radicali liberi e gli agenti ossidanti si generano durante il normale metabolismo cellulare, durante il metabolismo delle tossine e dei farmaci con la produzione di citocromo P450 e monoossigenasi e durante l'esposizione cellulare ad alcuni fattori ambientali come le radiazioni ultraviolette (UV). I radicali liberi diventano pericolosi quando la loro concentrazione intracellulare diventa superiore alle capacita della cellula stessa di eliminarli attraverso delle reazione redox. Questi radicali liberi provocano cosi danni irreversibili al DNA, proteine e lipidi cellulari.

Di conseguenza la prevenzione di questo disequilibrio chimico è alla base della prevenzione delle malattie da stress ossidativo e i flavanoli del cacao agiscono mantenendo questa omeostasi, promuovendo le reazioni redox, eliminando i radicali liberi, modulando l'azione degli antiossidanti cellulari e dei loro trasmettitori (Nrf2, NF-ĸB, MAPK, etc.).


Effetto dei flavanoli del cacao nel tumore


Un tumore si sviluppo in 3 fasi: iniziazione, promozione e progressione

Lo stresso ossidativo è presente in tutte e 3 le fasi soprattutto nella fase iniziale in cui il tumore esordisce con la mutazione del DNA.

Il cacao e i suoi flavanoli possono esercitare un effetto anti-cancerogeno attraverso la modulazione di diversi segnali molecolari legati al ciclo cellulare, l'apoptosi (sopravvivenza/proliferazione cellulare), l'angiogenesi e i processi di metastasi.

I flavanoli agiscono sopratutto nella prima fase in cui gli stress ossidativi provocano un danno del DNA eliminando i radicali liberi.

Molti studi hanno dimostrato il potenziale effetto preventivo da parte dei flavanoli riguardo il tumore al fegato, colon, cistifellea, pelle e cervello inibendo la possibilità del TNF di legarsi al suo recettore. Inoltre si è notato un effetto benefico nel contrastare gli stress ossidativo prodotti dal comune ketoprofene.


Effetto dei flavanoli del cacao sulle patologie croniche cardio-vascolari CCV


L'eziologia delle patologie croniche cardio-vascolari può essere implicato all'azione ossidativa ad opera dei radicali liberi che promuovono l'instaurarsi della placca aterosclerotica la quale contribuisce all'insorgenza di eventi cardiovascolari.

Tuttavia, a causa degli stress ossidativi, la percentuale di ossido nitrico endoteliale diminuisce cosi che l'endotelio perde le sue proprietà fisiologiche e assume proprietà vasocostrittrici, pro-trombotiche e pro-infiammatorie tali da portare ad una disfunzione endoteliale e lo sviluppo di aterosclerosi e CCV.

I flavanoli agiscono direttamente sulla causa eliminando i radicali liberi responsabili dello stress ossidativo.

Uno studio dimostra come l'assunzione giornaliera di cacao previene l'instaurarsi di patologie coronariche attraverso le sue proprietà antiossidanti, prevenendo l'ossidazione del colesterolo LDL e il danno al DNA

Un altro studio dimostra che il cioccolato fondente 85% ha migliorato l'autonomia di deambulazione nei pazienti con malattia delle arterie periferiche con un meccanismo possibilmente correlato ad un ridotto stress ossidativo che coinvolge la regolazione di NOX2.

I flavanoli inducono l'azione degli enzimi antiossidanti e disintossicanti e inibiscono gli enzimi pro-ossidanti.


Effetto dei flavanoli del cacao sul diabete


Si è notato come lo stress ossidativo non agisce direttamente sulla patogenesi del diabete ma sul danno che esso provoca sui macro e micro vasi e sugli organi insulino-sensibili.

Uno studio svolto su pazienti sani ha dimostrato come l'assunzione di cioccolato fondente provoca un miglioramento dell'omeostasi del glucosio migliorando sia la secrezione che la sensibilità tessutale all'insulina.

Di conseguenza da questo studio si può evincere che i flavanoli del cacao possono avere azione preventiva nell'instaurarsi del diabete migliorando la tolleranza del glucosio e la sensibilità insulinica del fegato, muscolo striato, tessuto adiposo e pancreas.

Dal punto di vista clinico si è notato un miglioramento della salute nei paziente diabetici con l'assunzione di flavanoli ma il meccanismo d'azione rimane ancora sconosciuto.


Conclusione


Il cacao, se assunto secondo le dosi consigliate, può avere effetto terapeutico e può mantenere una corretta omeostasi corporea

Risulta fondamentale assumere cacao il più puro possibile in quanto la diffusa aggiunta di zucchero e grassi provoca un peggioramento e una progressione di queste patologie da stress ossidativo.


Bibliografia

Martin M.A. et al (2016) Cocoa polyphenols in oxidative stress: Potential health implications. Journal of Functional Foods Vol. 27, pages 570-588

 
 
 

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Davide Magni

Osteopata & Massaggiatore

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Nutrizionista

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